M.:”Mamma sai che ieri era la giornata della memoria? La maestra ci ha raccontato che tanto tempo fa degli uomini cattivi catturavano le persone e le portavano nei campi. Li facevano spogliare tutti nudi e poi gli scrivevano un numero sulla pelle. E non si chiamavano piu’ con il loro nome, ma ad esempio n.1, n.2, n.3.
E poi li portavano dove c’erano i forni grandi e li facevano entrare. Oppure gli dicevano di andare a fare la doccia tutti insieme e poi invece dell’acqua facevano uscire il gas e loro morivano… Mamma, erano tanto cattivi perche’ hanno fatto morire anche tanti bambini…ma loro che cosa avevano fatto di male?”
Trattenendo a stento le lacrime, sono riuscita a risponderle solo che nessuno aveva fatto niente di male.
Poi siamo entrate nella scuola di danza e sono rimasta da sola con i miei pensieri.
Sono stata colta impreparata. Io che fino ad oggi non ho mai fatto vedere il telegiornale alle mie bambine. Io che ho sempre cercato di proteggerle dalle cattiverie e dalle crudeltà del mondo. Non ho saputo cosa dire. E mi sono domandata se sia giusto che i bambini di prima elementare vengano messi così duramente a conoscenza della realtà.
La maestra ha fatto sicuramente il suo lavoro, ma sono io che non sono pronta a privare le mie bambine della loro ingenuita’ e spensieratezza.
Sono io che non riesco a trattenere le lacrime davanti ai documentari sull’Olocausto e che mi nascondo dalle mie bambine per non turbarle.
La scuola sta aprendo loro una porta sul mondo e forse loro sono anche pronte a varcarla…sono io che non sono pronta…sono io che vorrei richiuderla per sempre.

“Questa è una storia semplice, eppure non è facile raccontarla” (La vita è bella – R. Benigni)

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5 Comments

  1. Di semplice nell'Olocausto non c'è nulla, è brutalità pura, il lato peggiore delle persone è venuto a galla e noi vorremmo proteggere i nostri figli da una tale verità, ma non è possibile.
    Io penso che sia giusto che sappiano, con i dovuti modi, con l'aiuto di libri adatti a loro, ma è giusto che sappiano. In loro bisogna coltivare l'aberrazione per l'odio razziale, per le differenze.

  2. Come ti capisco…io sono la prima che dice che è doveroso parlarne ai nostri figli perchè quell'orrore non venga mai dimenticato e poi invece ai miei non ho accennato niente. A scuola per ora, anche Tigro fa prima elementare, le maestre non hanno raccontato niente ma credo anche io di non essere pronta ad aprirgli le porte di quel mondo, di questo mondo…vorrei che conservasse la spensieratezza, l'innocenza e la purezza ancora per molto e invece sento che quel molto si sta restringendo e devo fare una fatica enorme a rassegnarmi al corso della vita…ti abbraccio forte

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