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C’era una volta Candy Candy, e Lady Oscar, l’incantevole Creamy, Kissmelicia (tutto attaccato) e Pollon. 

Sono state le mie compagne d’infanzia nei pomeriggi invernali, dalle 16:00 su Bim Bum Bam condotto da un Paolo Bonolis poco più che ventenne. 
Andavo a scuola solo di mattina, quindi dopo pranzo facevo i compiti, poi la merenda e finalmente la TV. 
Avevo la TV in camera, quindi la accendevo e la spegnevo a mio piacimento. Il problema era che non mi piaceva spegnerla. Si accendeva alle 16:00 e si spegneva alle 20:30 quando finivano i Puffi. 
Ho un fratello più piccolo di quattro anni e quando io ne avevo 6-7, era troppo piccolo per coinvolgerlo nei miei giochi, quindi un po’ di tempo lo trascorrevo intrattenendo lui, ma per il resto stavo sempre da sola, soprattutto d’inverno. Non potevo che crescere a pane e televisione!! 
Alle scuole medie gli impegni aumentarono, ma anche le amicizie. Ai miei tempi a undici anni si poteva fare un giro in bicicletta con l’amica, senza dover avere paura di un pazzo furioso con il piccone in mano o di uno stupratore seriale. Iniziai così ad uscire più spesso e a guardare meno televisione. Scoprii il mondo reale, un mondo totalmente diverso da quello che avevo sempre immaginato e mi resi conto di non poter vivere la vita come in un cartone animato. 
Ma lasciamo perdere la mia infanzia di cartoni animati e veniamo a oggi.
Devo ammettere che i Teletubbies sono stati delle valide tate, perché riuscivano a tenere a bada due gemelle, almeno per i dieci minuti che mi occorrevano per preparare la “pappa”. Quando sei sola in casa e hai due bambine di un anno che strillano perché hanno fame, vogliono essere prese in braccio entrambe, sono stufe di quel gioco che ripete sempre la stessa canzoncina o semplicemente si divertono a vederti isterica…non hai scelta se non ricorrere a Laa-Laa e Po. Se no puoi sempre infilare la testa nel tritarifiuti. 
Ma appena la minestrina era pronta, i quattro se ne tornavano in un lampo a TeletubbyLandia a mangiare anche loro la Tubbiepappa. 
Nel corso di questi sette anni, le gemelle hanno avuto modo di conoscere il Grande Puffo, Pollon, Dora e Diego e anche i Little Einstein, ma nessuno ha mai riscosso grande successo. 
C’è stato invece un periodo in cui erano attratte da Pippi Calzelunghe, la ragazzina ribelle e della forza bruta che viveva in una grande villa in compagnia di un cavallo, insomma il peggior esempio per un bambino. Stranamente il televisore si ruppe.
Per anni non hanno mai chiesto espressamente di poter guardare la TV, che invece era per me un mezzo per distrarle nei momenti del bisogno (la doccia dovevo pur farla!!). 
Essendo in due, della stessa età e dello stesso sesso, hanno sempre avuto anche gli stessi interessi e la voglia di cimentarsi nelle stesse cose, quindi hanno sempre passato molto tempo a giocare insieme senza rischiare mai di annoiarsi.
Non nego che l’intramontabile Biancaneve e la più giovane Rapunzel a volte ci hanno tenuto compagnia nei pomeriggi di pioggia incessante, ma l’idea che ci fosse una morale, ha alleggerito più volte la mia coscienza di mamma, che proponeva loro di buttarsi sul lettone a commentare le malvagità della matrigna o di Madre Gothel. In fondo un DVD o dieci minuti di televisione ogni tanto non avrebbero potuto influenzare negativamente la loro crescita!!
Recentemente però la TV è diventata sempre più interessante. Ho capito che anche quella mezz’ora era troppo, quando ho sentito che le gemelle sapevano a memoria le battute di una serie televisiva per ragazzi e che gli uomini tarantola le ispiravano a fare lotte a colpi di karate nel soggiorno.
Forse non ameranno i cartoni animati, ma di sicuro sono attratte dai serial perché sono più divertenti e spiritosi…non so cosa sia peggio!
Per non sbagliare ho deciso che passeremo tutti i nostri pomeriggi al parco. Anche a gennaio.

Questo post partecipa al Blog Tank di maggio di Donna Moderna

4 Comments

  1. E' stato così anche per me. Non sono una grande amante della tv, anzi, la guardo veramente pochissimo.
    Ma con 2 bambini piccoli tante volte è una vera salvezza. Credo che 20 minuti mentre si prepara il pranzo non facciano male a nessuno se il programma è adatto all'età.
    Fortunatamente, per ora, il mio bimbo (quasi 3 anni) quando gli dico di spegnere ubbidisce senza proteste. Forse perché è abituato a vederla quasi sempre spenta in casa.
    Quando sarà un po' più grande forse vorrà passarci un po' più di tempo e allora vedremo il da farsi!
    C.I.C.

  2. Sto pensando di scrivere due righe di ringraziamento a Peppa Pig per il sacro aiuto che mi da durante la preparazione dei pasti!!!!

  3. quando sono piccolini sono più gestibili, ma quando crescono iniziano a fare le loro richieste e non è sempre facile (e forse nemmeno giusto) dire sempre di no. Come dici tu, l'importante è che guardino programmi adatti alla loro età e per poco tempo

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