Ai tempi che furono, uscivamo alle 18:00 dai rispettivi uffici e ci davamo appuntamento davanti al solito negozio di scarpe. Facevamo un giro in centro a guardare le vetrine. Compravamo il vestito giusto per fare la serata e lo smalto per le unghie dello stesso colore. A volte ci stava l’aperitivo e lo “speteguless” di quella che era stata con quell’altro.
Oggi stacchiamo alle 16:00. Ci diamo appuntamento in gelateria e stiamo un’ora sedute sulla panchina del parco. Alle 18:00 si corre a casa e al limite riesci a farti un Crodino mentre inforni i fusi di pollo, carichi la lavatrice e svuoti la lavastoviglie. Quella che era stata con quell’altro, minimo ha dieci chili in piu’ sui fianchi.
Ai tempi che furono avevamo una micro borsa dove riuscivamo a infilare portafoglio, cellulare, due o tre lucidalabbra e la terra per l’effetto abbronzatura figa, con annesso pennello.
Oggi abbiamo una borsa che si dice “da giorno”, per non dire “bagaglio a mano”, che contiene oltre a quanto sopra, borraccia con acqua, scatola di cerotti, disinfettante, pomata cicatrizzante, otto pacchetti di fazzoletti di Hello Kitty, mollettine di Rapunzel. La terra non la vuoi vedere nemmeno di striscio. Specialmente se tutta quella del perco si e’ trasferita sui vestiti di tua figlia.
Ai tempi che furono si parlava dell’ultimo outlet scovato in chissa’ quale regione, del taglio di capelli piu’ attuale e dell’ultimo film di Raul Bova.
Oggi, se va bene, ci facciamo un giro da H&M, parliamo di frangette che d’estate gocciolano di sudore e tra una puntata di Peppa Pig e una di Spongebob registriamo Squadra Antimafia. C’e’ anche chi fa carte false per andare nel locale che paga l’ospitata al fidanzato della Marrone. Ma sono uscite straordinarie.
Ai tempi che furono andavamo in palestra tre sere a settimana e il sabato mattina ci stava anche GAG.
Oggi una approfitta della pausa pranzo per fare quello che si puo’ e l’altra programma i corsi di danza e ginnastica artistica nella speranza di ritagliarsi un po’ di tempo e risvegliare i muscoli dal letargo.
Ai tempi che furono, prenotavamo un passaggio ponte sul traghetto per la Costa Smeralda e in viaggio conoscevamo due tipi simpatici. Scoprivamo che i tipi erano milanesi diretti a Porto Rotondo, facevano i PR e noi entravamo gratis al Country e non si aspettavano per forza quel qualcosa in cambio. 
Dimeticavo: compravamo bikini brasiliani dal senegalese in spiaggia e scattavamo fotografie con la pancia sempre in mostra.
Oggi prenotiamo le cabine quadruple con le coperte in lana di roccia e la Costa Smeralda in quattro la vediamo solo in cartolina. Balliamo la baby dance e se ti va bene conosci la sciura dell’ombrellone accanto al tuo che a pranzo ti offre la peperonata per i bambini. E in cambio si aspetta la tua insalata di riso.
Dimenticavo: e’ il terzo anno di fila che valuto il trikini ma poi mi convinco che per fare le foto posso sempre trattenere il respiro…
Ai tempi che furono, in vacanza facevamo vita notturna ma alle 10:00 eravamo gia’ in prima linea in spiaggia. E tornavamo a casa abbronzate.
Oggi andiamo a letto prima dei pensionati, in spiaggia ci arriviamo alle 11:00 e torniamo a casa piu’ bianche di prima. Purtroppo non hanno ancora inventato una protezione 50, antirughe, antismagliature, che contrasta i radicali liberi, ma che non abbia l’effetto calce…
Tanto, mentre ai tempi che furono, ci si vedeva prima, durante e dopo le vacanze, oggi, se va bene, ci rivedremo a fine settembre e la scusa “ormai l’abbronzatura e’ andata via tutta!” va sempre bene.
Pero’ siamo ancora qui, oggi come ai tempi che furono, nonostante ci siano quattro bambini che camminano dietro di noi e che chiamano “Mammaaaaaa!” 
Buone vacanze Ros!!

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