piccole polpette crescono tre mesi

Tre mesi di Diletta

Sono ufficialmente sopravvissuta ai primi tre mesi della polpettina!

Dico sopravvissuta – e non prendetemi per una madre snaturata – perché questi mesi sono stati in alcuni momenti devastanti. Eh già, perché questo piccolo esserino ululante ha completamente sconvolto la mia vita e quella del mio compagno.

Ora voi direte “bella scoperta che un bimbo rompe ogni equilibrio!” e sono d’accordo, ma finché non l’ho provato sulla mia pelle, non immaginavo cosa potesse veramente comportare l’arrivo di un figlio!

Questi mesi sono stati intensissimi e faticosi, giornate e nottate che sembravano essere interminabili.

Ho dovuto combattere con pianti da “fame”, pianti da “coliche”, pianti da “ho sonno ma non riesco a dormire”. Sono stati momenti pieni di stress, ansie e paure. Persino quando dormiva tranquilla io pensavo “oh no, tra poco si sveglierà e cosa vorrà?!”

Presa più dal domandarmi dovrà mangiare? dovrò cambiarla? vorrà fare il bagnetto? avrà caldo o no forse ha freddo!? non riuscivo a godermi veramente la mia piccola.

Le cose sono cambiate quando ho cambiato il mio atteggiamento nei suoi confronti.

Alla fine è solo una bimba, non un alieno!

Ho iniziato a capire che necessariamente la nostra vita in tre doveva subire qualche “aggiustatina” per fare spazio alla nuova arrivata.

Ho smesso di lottare con me stessa e con lei per fare andare le cose come volevo che andassero ad ogni costo e ho iniziato ad ascoltare veramente le sue esigenze e a trovare nuovi ritmi.

Non è stato semplice perché da buona “tedesca” – soprannome dato dal mio compagno – uscire dai miei binari ben saldi non è stato semplice.

Ho iniziato a vivermi veramente la mia Diletta e ho scoperto che essere bloccata sul divano per ore, perché dormire nelle braccia della mamma è tutt’altra cosa che essere messa giù (che poi questo divano è così comodo), non è poi così male.

Bisogna solo prendere la vita con una filosofia diversa!

Quindi chi se ne frega se per uscire a fare una semplice passeggiata ora sembra di dover partire per l’altro capo del mondo. Chi se ne frega se quando finalmente riesco a stendermi sul divano perché sono certa che lei è definitavamente ko, inspiegabilmente la sento piangere a squarcia gola. Chi se ne frega se la casa non è più immacolata e se la lavastoglie la devo far partire a mezzanotte.

Chi se ne frega, perché quando lei mi sorride e fa tutte quelle facce buffe io impazzisco di gioia! Una gioia e un amore indescrivibile, quasi lacerante da quanto arriva al cuore!

Che poi alla fine è vero che Diletta ha molte esigenze ma tutto sommato mi sono accorta che sono tutte compatibili con la nostra vita. E la verità è che non è necessario stravolgere la vita di prima, va leggermente modificata per fare spazio anche alla piccola di casa.

E ora che ha tre mesi sto per dire una frase che fino a poche settimane fa avrei giurato e spergiurato di non dire mai

sta crescendo così in fretta, ogni giorno fa qualcosa di nuovo e già mi manca quando era più piccina

Prima non vedevo l’ora che crescesse, ora che mi incanto su di lei quando ride e sorride, quando dorme, quando parla a modo suo, vorrei solo che il tempo si fermasse.

Voglio fissare bene nel cuore tutti questi attimi che passano così veloci.

Ogni giorno fa qualcosa di nuovo, ogni giorno c’è una luce nuova nei suoi occhi e di riflesso nei miei di mamma.

Grazie mia piccola Diletta. Grazie dell’amore e della gioia che doni ogni giorno a mamma e papà. Tu così piccina e così forte… io così grande confronto a te mi trovo a volte spiazzata davanti ai tuoi sorrisi, travolta da un turbinio di sentimenti che solo tu sai dare, travolta anche dalla paura di non riuscire a darti tutto quello che tu stai donando a me.

Questi tre mesi sono per noi una data da festeggiare. Forse ci abbiamo messo un po’…ognuno ha i suoi tempi…ma ora io e Diletta siamo prontissime per goderci questo nostro viaggio insieme.

 

(Photo by ©The Pocket Mama – tutti i diritti riservati)

 

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