lettera alla mia mammaLettera alla mia mamma

Cara mamma,

ti ricordi quando ero solo tua figlia?

Sembrano passati secoli ma sono stata bambina anch’io.

Se mi impegno, sento ancora quell’altalena del parco che mi arriva dritta sulla testa, ma soprattutto il calore delle tue braccia, che cercavano di consolare il mio pianto.

Senza troppa fatica, ricordo ancora la tua agitazione, quando al pronto soccorso mi misero i punti alla mano sinistra, che era rimasta impigliata alla giostrina dell’asilo.

Ti vedo corrermi incontro, qualche anno più tardi, quando a casa della zia, con l’emozione che solo un bambino può provare alla vista di un enorme giardino, andai a sbattere con la fronte sulla vetrata condominiale tirata a lucido. E finii stesa a terra.

lettera alla mia mamma - amplifon

Ti ricordi che le bambine del piano di sotto non mi chiedevano mai di giocare con loro perché ero più piccola? Tu mi hai aiutata a trovare il coraggio di traslocare l’intera casa di Barbie e di bussare alla loro porta. Diventammo grandi amiche.

Mi hai insegnato a essere indipendente nei compiti a casa ma, quando ho avuto bisogno di aiuto, hai sempre trovato il modo di supportarmi, anche se i nuovi metodi per te erano arabo.

Purtroppo non siamo ancora riuscite a fare quel viaggio in Egitto insieme, per visitare tutti quei luoghi che ci sembra di conoscere da sempre, dopo aver ripetuto insieme la lezione di storia 267^ volte.

Però siamo andate insieme in Tunisia, da sole. Era la tua prima volta in aereo ma, nonostante l’agitazione, ti sei preoccupata più per me, che non ho mai amato volare.

Hai asciugato ogni mio pianto quando mi vedevo un’insulsa ranocchietta e temevo che nessuno mi avrebbe mai degnata di uno sguardo, e hai condiviso la mia gioia quando il primo principe mi ha trasformata in principessa.

Hai sempre ascoltato ogni mio problema, cercando di consigliarmi al meglio ma accettando ogni mia scelta senza mai giudicare.

Mi hai accompagnata nel più bel viaggio della mia vita, la gravidanza, e mi sei stata vicina nel giorno più difficile, quello del parto.

Non so come avrei fatto se non ci fossi stata tu ad aiutarmi ogni giorno con due gemelle neonate, insegnandomi ad ascoltare e a comprendere il loro pianto.

Sei stata la mia ancora di salvezza, il mio porto sicuro, ogni volta che ne ho avuto bisogno, allora come oggi.

foto con la mia mamma - amplifon

Da quando sono diventata mamma, non sono più solo tua figlia e tu non sei più solo la mia mamma.

Anche se ti hanno spesso scambiata per una mamma un po’ attempata, quando spingevi il passeggino doppio da sola mentre io ero a lavoro, sei una nonna da oscar.

Una premurosa nonna di tre nipoti, che allo stesso tempo sa trasmettere sicurezza a noi mamme, senza fare distinzione tra figlia e nuora e senza mai essere invadente.

Negli anni la tua pazienza e la tua dolcezza sono maturate con te e, con l’arrivo della terza nipotina, stai dimostrando ancora una grande capacità di ascolto e di comprensione del linguaggio dei bambini.

Sono sicura che saprai conquistare anche il suo cuore e che sarai una persona importante nella sua vita, proprio come lo sei per le mie figlie.

Vorrei che non smettessi mai di essere come sei  ma, quando inevitabilmente tra cent’anni la vita ci metterà a dura prova, io sarò lì per te, come tu sei sempre stata qui per me, per noi.

Ti voglio bene.

abbraccio alla mia mamma - festa della mamma

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