gemelli e carriera vanno d'accordo?

Gemelli e carriera vanno d’accordo?

La maternità è un viaggio meraviglioso ma è inutile dire che l’arrivo di due gemelli stravolge la vita di una donna, rimettendo in discussione anche la carriera lavorativa.

Alla domanda gemelli e carriera vanno d’accordo?  risponderei NI. Sì perché ci sono twins mamme che riescono a conciliare benissimo la famiglia e un lavoro full-time. No perché alcuni ruoli richiedono flessibilità, disponibilità oraria e grandi sacrifici che non tutte le mamme sono disposte a fare.

Quando si parla di conciliazione non ne farei solo una questione organizzativa ma soprattutto emotiva. Le vie di mezzo spesso non sono contemplabili, pertanto siamo costrette a fare delle scelte. Proprio come è successo a Marianna, twins mamma che oggi ci racconta la sua gemellitudine…

 

Nomi ed età delle twins

In ordine di nascita: Rebecca e Cassandra, 22 mesi.

Omozigote o eterozigote?

Omozigote.

“Sono due”: come avete reagito?

La mia ginecologa non fa le ecografie, quindi prenoto la prima eco in un improbabile ospedale della provincia, unico posto disponibile e pochi giorni. Morivo dalla curiosità, non potevo credere di essere incinta.

Con mio marito arriviamo all’appuntamento, ci siamo solo noi. Ci accoglie una dottoressa di poche parole. Mi fa sdraiare, mio marito resta in piedi.

“Eccolo” dice “lo vedete?”

Io che sono un po’ del settore individuo sullo schermo una pallina bianca. Mio marito non dice nulla, starà pensando che lo vede poi lei quel “cosino” nello schermo. Stampa l’eco, sta per spegnere il monitor, poi le viene in mente di riguardare una cosa. Torna sulla mia pancia “Aspettate un attimo…” In quel mezzo secondo un’infinità di pensieri attraversano le nostre menti.

“Ce n’è un altro!”
Io “Lo sapevo!”
Mio marito “Devo sedermi!”

Niente gemelli in famiglia, ma le mie forti nausee nascondevano due bellissime sorprese.

Com’è stata la gravidanza?

Serena e faticosa. – 4 kg nei primi tre mesi. All’epoca era estate e insegnavo in una scuola privata ai ragazzi rimandati. Andavo avanti a cracker. Parlare cinque ore di fila con la nausea e 40 gradi all’ombra, senza aria condizionata, non lo auguro a nessuno.

+ 13 kg per il resto della gravidanza. Tutto sempre bene, nonostante una minaccia di travaglio pretermine alla 29 settimana, risoltasi spontaneamente. Rimandata a casa con raccomandazioni di riposo totale.

Parto naturale o cesareo?

L’idillio degli ultimi mesi a riposo si è interrotto l’8 di gennaio, quando la dottoressa mi fissa il cesareo per la settimana successiva. Stavamo bene, ma non volevano rischiare il parto naturale.

Ricorderò a vita quel corridoio che mi porta alla sala operatoria. Saluto mio marito, saluto la “me e il lui” prima della genitorialità. Uno dei momenti più belli e intensi della mia vita.

Rebecca e Cassandra nascono a 36+3 settimane, 2,2kg e 2,4kg. Ringrazio ancora l’infermiera che mi ha rimpinzato di marmellata e biscotti quando nelle 24h successive al cesareo non riuscivo a mettermi in piedi e mi scuso ancora con l’altra infermiera che tentavo di bloccare ogni volta che veniva a farmi le punture di ossitocina.

Niente TIN. 48 ore in ospedale poi tutti a casa. È stata dura, ma a ripensarci ora, siamo stati fortunati.

Allattamento naturale, artificiale o misto?

Misto da subito. Facevano fatica ad attaccarsi e non potevano perdere troppo peso. Una la allattavo e l’altra prendeva il biberon con il papà o una nonna. Le ho allattate fino a quasi sette mesi. Quante notti con loro, mio marito e il tiralatte!

Vestite uguali o diverse?

Diverse perché se le vesto uguali e si sporcano non sto a cambiarle entrambe! Da grandi sceglieranno loro.

Stessa classe o classi diverse?

Non vanno all’asilo e quindi d’istinto direi stessa classe perché ora mi si stringe il cuore a pensarle divise.

Ragionandoci, se penso a come si sfidano a cercare di fare la torre più alta di mattoncini, forse meglio separarle per evitare confronti continui. Vedremo…

Gemelli e carriera vanno d’accordo?

Pensavo di sì e invece per il momento è no. Quando sono rimasta incinta lavoravo nell’ambito della ricerca scientifica come libera professionista. In pratica dopo anni di formazione (laurea, dottorato e post-doc) fornivo le mie competenze e le mie conoscenze ad alcuni gruppi di ricerca presso enti importanti qua in Italia. Finita la maternità non sono potuta rientrare perché non avevo diritto in alcun modo ad un part-time. Un lavoro full-time con anche straordinari e due gemelle di poco meno di un anno non era sostenibile.

La scelta che mi sono trovata ad affrontare non prevedeva vie di mezzo: o il lavoro o la famiglia. Ho scelto le mie figlie, ma non ho più ricevuto offerte di lavoro dalle persone per cui ho lavorato in maniera continuativa da dopo la laurea alla mia maternità.

Pazienza, ho cambiato strada. Ora ho intrapreso una nuova attività, ma mi chiedo ancora come mai chi svolge la libera professione sia sempre costretto a scegliere tra famiglia e lavoro, senza avere diritto ad alcuna tutela.

Cos’è per te la gemellitudine?

Gemellitudine è:

…sentire chiamare nel cuore della notte prima il nome della sorella, poi mamma e papà

…mettere un cerotto ad una perché si è sbucciata il ginocchio, ma anche all’altra perché vuole essere solidale alla sorella

…pensare non al doppio, ma al quadrato.

Un consiglio per le future mamme di gemelli

Organizzatevi, organizzatevi, organizzatevi!

Niente è come ve lo aspettate, ma molto di più: la fatica, ma anche le gioie impagabili.

Coinvolgete i papà!

Lasciate perdere chi vi dice “il mio fa per due”, non sa di cosa sta parlando.

Se vi aiutano, fatevi aiutare, ma l’aiuto migliore è ascoltare voi stesse!

Un grazie a…

Alle mie bambine perché nonostante tutte le fatiche del quotidiano mi hanno permesso di affrontare ogni giorno con…una canzone, che è fra le cose che più amo fare. Le nostre giornate insieme iniziano e finiscono con una canzoncina. Cantare fa bene ai bimbi ma anche ai grandi!

 

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