Mercoledì abbiamo fatto il grande passo: primo giorno di scuola primaria.
Purtroppo il papy non c’era perché era all’estero per lavoro e me la sono dovuta cavare da sola anche in questa occasione.
Sono contenta e soddisfatta di come le bambine abbiano affrontato la mattinata, un po’ meno di come ho dovuto affrontarla io.
Le maestre delle due prime avevano organizzato una bella accoglienza, con tanto di striscione di benvenuto e taglio di un bel nastro rosso per inaugurare le due nuove classi.
Per la maggior parte dei bambini c’erano sia la mamma che il papà, quindi c’era un gran confusione. Michelle, che è da sempre la più timidina, ha avuto un attimo di titubanza nel buttarsi nella mischia e si è aggrappata intimorita alla mia gamba. Nicole ha preso per mano un’amichetta e ha osservato curiosa che cosa stesse accadendo.

Al via delle maestre un fiume di persone si è diretto nelle due classi. Per me si trattava di scegliere se entrare prima nella classe di N o prima in quella di M.
Ho visto N più serena e convinta così siamo entrate nella 1^ B.
C’è stato subito il panico per il posto a sedere: A. le aveva tenuto il posto vicino a lei, sull’angolo del ferro di cavallo, ma Nicole voleva stare tra A. e M. così si è reso necessario il primo intervento della maestra. Nicole è stata subito accontentata e ho apprezzato molto che la maestra l’abbia subito rassicurata.
Gli zaini erano pieni di quaderni e con me avevo un sacchetto con venti quaderni. Minuscoli, ma pur sempre venti. Dopo aver scavalcato una decina di genitori, ho sistemato subito i quaderni di Nicole nello scaffale della classe, mentre la “compassionevole” mamma di A. le ha svuotato lo zaino e ha riposto i quaderni.
Tutto questo con Michelle attaccata alla mia gamba. Nicole era seduta, sistemata e, a detta del papà di A., tranquilla, così mi sono fiondata nella 1^ A.
Erano già tutti seduti. Ma per fortuna G. aveva tenuto un posto per Michelle accanto a lei. Dall’altra parte c’era un altro compagnetto della scuola materna, così non è stato difficile convincerla a sedersi. Anche qui si è ripetuta la scena: dribblo dieci genitori e mi fiondo verso l’armadio di classe per riporre libri e quaderni. Finalmente mi ero liberata di tutta la zavorra e potevo dare un po’ di attenzioni alle mie bambine.
Sono ritornata nella classe di Nicole dove tutti i genitori erano impegnati ad immortalare il primo giorno di scuola dei loro figli con le più sofisticate reflex. Con tutto quello che già avevo appresso, non mi è passato minimamente dall’anticamera del cervello di portare anche la macchina fotografica. Per fortuna gli altri genitori le hanno fatte anche per me.
La cosa che più contava era che Nicole si fosse ambientata ed effettivamente l’ho vista sorridere e chiacchierare con le sue amichette. Purtroppo della sua classe della scuola materna, solo lei e un altro bambino si sono iscritti in questa scuola, ma è stata davvero una fortuna ritrovare le compagne che aveva prima di cambiare classe alla materna (finché senza un briciolo di pietà abbiamo deciso di separarla da sua sorella).
Un ultimo sguardo alla classe di Michelle e poi finalmente avrei potuto abbandonare quell’edificio dove ho girato come una trottola per ben quaranta minuti.
Ne sono uscita distrutta. Raccomando di tutto cuore a tutte le mamme che intendono tenere i gemelli in due classi diverse, di fare l’inserimento con l’aiuto del papà. Nel caso in cui non possiate contare su nessun altro, pagate il primo che passa per strada per portarvi almeno gli zaini, i libri, lo scottex e la macchina fotografica, almeno voi potete dedicare almeno la metà del tempo ad ognuno dei vostri figli, e godervi anche voi le emozioni di questi momenti.
E a proposito di momenti indimenticabili, è stato bello ritrovare le foto del primo anno di scuola materna. Erano piccine perché hanno fatto l’inserimento anticipato a due anni e mezzo…in confronto ad allora, oggi mi sembrano due giganti!

4 Comments

  1. Ma che belle. chissà quando toccherà a me. Sono passata per farti un saluto e anche per invitarti a venire a trovarmi nel mio blog,ho un premio per te, ciaoooooo

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