avere fretta che i figli crescano

Davvero avete fretta che i vostri figli crescano?

Mi fanno incazzare quelle mamme che non vedono l’ora che i figli crescano.
Quelle che si lamentano in continuazione dei figli, semplicemente perché sono bambini e si comportano come tali.
Ma che fretta avete?  Vi hanno mai detto, poi, che quando i figli saranno grandi voi sarete vecchie 😉 ? E che starete lì a rimuginare sui ricordi lontani e sui momenti che non vi siete godute?
Senza nulla togliere alle mamme che fanno un figlio alla volta (e che comunque non la pensano tutte allo stesso modo), ho notato che le mamme di gemelli vanno spesso (non sempre) controcorrente e tutta questa fretta non ce l’hanno, anche se lavoro e fatica sono raddoppiate, triplicate…
Saranno i sensi di colpa che ci portiamo dietro fin dai primi giorni post-partum, quella sensazione di aver privato i nostri figli della giusta dose di amore che avrebbero meritato singolarmente, sarà che spesso decidiamo di fermarci a quota due, che non sono pochi ma tendiamo a definirli “gli unici due”, sarà…, ma non abbiamo tutta questa voglia di vedere i nostri figli già maggiorenni e vaccinati.
E non è che faccio presto a parlare solo perché le mie gemelle hanno già otto anni, sono indipendenti e sono fuori dal tunnel! Perché avrei voluto fermare il tempo ad ogni singolo momento di questi otto anni, anche quando pensavo di non uscirne viva. E anche perché il secondo tunnel mi fa più paura.
Tornando a voi che avete tutta questa fretta di uscire dal primo tunnel…sapete che quando i vostri figli si sveglieranno la mattina, scenderanno da soli dal letto, andranno in cucina e infileranno la tazza con il latte nel microonde, voi ripenserete con nostalgia alle notti insonni passate ad allattarli? Quelle notti in cui erano totalmente dipendenti da voi e vi facevano sentire importanti?
Quando staranno mezz’ora sotto la doccia e poi vi diranno “mamma, i capelli li asciugo da sola/o”, vi mancheranno i bagnetti nella vaschetta con la paperelle gialle, quelli fatti di fretta prima di preparare la cena e che vi lasciavano lo stampo delle piastrelle del bagno sulle ginocchia e la gobba sulla schiena.
Quando spadellerete come uno chef a 5 stelle per soddisfare sia la figlia carnivora che quella vegetariana, più la bocca famelica del marito che rientra da una lunga giornata di lavoro, rimpiangerete il profumo della crema di riso o mais e tapioca. Quel favoloso piatto unico, pronto in 5 minuti e che piaceva a tutti… talvolta pure a voi e ai mariti!
Quando scenderanno dalla rampa dei box, a tutta velocità, in sella alla loro bicicletta misura 20″, non avrete ancora dimenticato quel giorno in cui avranno mosso i primi passi e saranno andati alla scoperta del mondo da soli, dimenticandovi là in un angolo del soggiorno.
Quando andranno a giocare dagli amichetti dopo la scuola, vi starete ancora domandando perché il loro primo giorno di asilo nido non abbiano pianto e vi abbiano salutate appena, mentre iniziavano a giocare con gli altri bambini.

Quando li ascolterete ripetere a memoria il copione della loro prima recita scolastica, sentirete ancora nelle vostre orecchie quella vocina che ha pronunciato per la prima volta la parola “mamma!”. E lì si che vi scenderà la lacrima…

28 Comments

  1. Lasciamo perdere io piango già ora che sono ancora piccoli, ad ogni progresso li vedo allontanarsi…però e' giusto così ed ogni tappa e' orgoglio pure per me.

  2. Già, ma che fretta c'è?
    Io me li terrei piccoli, anche se una è già bella che andata a 13 anni e uno è in rampa di lancio a 11 (ok, fino a ieri mammone, oggi chi lo sa…).
    E mi pare che il cinquenne stia crescendo troppo velocemente, com'è che ha già 5 anni e mezzo? quando è successo?
    Ogni giorno è un traguardo, un successo, un piantino e una tacca di orgoglio.
    Ma vederli crescere, se da un lato è soddisfazione, dall'altro è una crepa nel mio cuore di chioccia <3

  3. Io ho avuto fretta che crescesse i primi sei/ nove mesi, perché li ho trovati pesantissimi, non riuscivo a vedere il lato buono e non vedevo l'ora di tornare a lavorare a tempo pieno. Poi dall'anno ho iniziato a voler fermare il tempo, perché avevo recuperato serenità ed ottimismo e il nano interagiva, camminava, mostrava tutto il suo carattere, rendendomi orgogliosa di lui.
    Ora sono io che sospiro alla festa del nido (vabbe, piango proprio) e quando decide di dormire dalla nonna, mentre lui scalpita e parla in continuazione di 'ieri che sarò grande”, cioè del futuro (ieri e domani proprio fa fatica a impararli!).

  4. Come ben sai ho un figlio che ha passato i 20, 22 x l'esattezza a Novembre e uno di 7….Non hanno così tanti anni di differenza per scelta, sarebbero meno, ma è andata così per vari motivi.
    Il grande lo vedo poco, lavora, ha la ragazza, gli amici…
    Io dico sempre a mio marito, per fortuna che abbiamo Miciomao che ancora ci bacia, ci abbraccia, ci fa tanta compagnia, ci rallegra la giornata, ci impegna la giornata, se avessi avuto solo mrD a quest'ora saremmo due poco più che quarantenni soli, è brutto da dire, ma noi ci siamo sempre sentiti completi con i bimbi per casa, infatti abbiamo sempre portato con noi i fratellini di mio marito. Vedere le cose atteraverso gli occhi dei bimbi è tutt'altra cosa.
    Proprio ieri eravamo a Gardaland e pensavamo…quando anche Miciomao sarà grande, chi portiamo ai parchi? E mi è sorta un'idea: offrirci per portare i bambini degli altri, i bambini di chi ha i genitori troppo impegnati per godersi l'infanzia dei proprio figli.

  5. Come ben sai ho un figlio che ha passato i 20, 22 x l'esattezza a Novembre e uno di 7….Non hanno così tanti anni di differenza per scelta, sarebbero meno, ma è andata così per vari motivi.
    Il grande lo vedo poco, lavora, ha la ragazza, gli amici…
    Io dico sempre a mio marito, per fortuna che abbiamo Miciomao che ancora ci bacia, ci abbraccia, ci fa tanta compagnia, ci rallegra la giornata, ci impegna la giornata, se avessi avuto solo mrD a quest'ora saremmo due poco più che quarantenni soli, è brutto da dire, ma noi ci siamo sempre sentiti completi con i bimbi per casa, infatti abbiamo sempre portato con noi i fratellini di mio marito. Vedere le cose atteraverso gli occhi dei bimbi è tutt'altra cosa.
    Proprio ieri eravamo a Gardaland e pensavamo…quando anche Miciomao sarà grande, chi portiamo ai parchi? E mi è sorta un'idea: offrirci per portare i bambini degli altri, i bambini di chi ha i genitori troppo impegnati per godersi l'infanzia dei proprio figli.

  6. Anche io ho avuto fretta i primi mesi, più che altro perché avevo paura per la SIDS, più comune quando sono piccolissimi (ed avevo avuto casi tra amici…), adesso per esempio ho fretta che impari a masticare e che abbia più dentini ma solo perché si ingozza (questo manderebbe giù una rosetta intera, se gliela mettessi in mano!) e ho paura sit rozzi con i bocconi troppo grandi…e attendo con ansia il momento in cui camminerà bene senza sbattere la testona che si ritrova su qualunque angolo della casa!! Problemi di sicurezza, diciamo…poi sì, vorrei tanto riprendere a lavorare ma lui vuole stare con me, urla se lasci troppo nel box…da una parte mi esaurisce! Però mi sono goduta ogni istante di questo primo anno. Queste riflessioni mi calmano quando penso di non farcela più…lo dicevo a mio marito qualche giorno fa. Si lamentava del fatto che volesse sempre stare con noi ma io pensavo a quando mi chiederà di lasciarlo qualche metro prima di scuola per non farsi vedere dagli amici più grandi, quando uscirà con la ragazza fino a tardi e non sentirà il bisogno di chiamarci e starò in ansia alla finestra…insomma, me lo godo proprio!! Però é vero che il primo anno é stato anche devastante tra colichette, dentini, non poterci parlare…non é facile!

  7. sarà che col tempo tendo a sminuire questi problemi che all'epoca mi sembravano insormontabili…ma oggi tornerei volentieri indietro…

  8. oddio, io con la lacrima pronta ho pianto anche adesso. stanno crescendo è giusto e inevitabile, forse respiro di più ma ogni tanto vorrei fermare il tempo. il paradosso è che mentre mio figlio di 8 anni dovrebbe pian piano avviarsi verso un minimo di indipendenza continua invece a ripetermi che è un bambino; la piccolotta di 4 anni continua a dire che lei sta diventando grande…

  9. anche le mie continuano ad atteggiarsi da bambine piccole e a me andrebbe anche bene così…peccato che poi dai piccoli gesti, dai loro discorsi e dal modo di porsi, traspare palesemente che non sono poi così piccole…

  10. Io sono pienamente d'accordo con te! E poi è così breve la parentesi dell'infanzia che bisogna goderne ogni attimo! Inoltre riceviamo un bel regalo ogni giorno: un sorriso, un passetto, un dentino… io vorrei che questi momenti restassero nella memoria per sempre! 🙂

  11. I miei twins hanno 19 mesi. i primi 9 mesi da incubo che mi ha fatto vivere il maschietto……..no non rimpiango nemmeno un attimo. Tutti vissuti al 100%. I primi passi a distanza di 20 GG. La prima parolina. La femmina mamma. Il maschio…..nonna. è già nonna. Ho la fortuna di avere nonni meravigliosi e SN p preziosi per la loro crescita. Ora SN al lavoro quasi a tempo pieno. Ho poco tempo si è vero ma quello che riesco a dedicare a loro è prezioso. I mestieri li farò la notte pazienza. Non voglio perdermi neanche un secondo della l'ora vita. SN miei li ho desiderati tanto. E si è giusto che crescano ma…….CN calma. Io non ho fretta di renderli super autonomi. Per quello hanno il resto della loro vita. Ci SN io a curarli ed accudirli. Ora loro dormono e io vado a riassettare casa.

  12. Non concordo. Ho due nanetti di 4 mesi con cui passo 24 su 24 ore senza grossi aiuti e lo stesso è stato per la prima che ha 4 anni ora.
    mi piace che i miei figli crescano perchè ora con i nanetti la comunicazione non c'è…o meglio, c'è, ma è diversa da quella che ho con lara.
    mi piace vederla indipendente, mi piace vederla curiosa e esploratrice. Mi piace che, camminando insieme, mi lasci indietro se vede qualcosa che ha attirato la sua attenzione. perchè i genitori non sono eterni e la consapevolezza di aver reso persone autonome e indipendenti mi apre il cuore.
    i miei gemelli hanno 4 mesi e si, non vedo l'ora che crescano!

  13. Non concordo. Ho due nanetti di 4 mesi con cui passo 24 su 24 ore senza grossi aiuti e lo stesso è stato per la prima che ha 4 anni ora.
    mi piace che i miei figli crescano perchè ora con i nanetti la comunicazione non c'è…o meglio, c'è, ma è diversa da quella che ho con lara.
    mi piace vederla indipendente, mi piace vederla curiosa e esploratrice. Mi piace che, camminando insieme, mi lasci indietro se vede qualcosa che ha attirato la sua attenzione. perchè i genitori non sono eterni e la consapevolezza di aver reso persone autonome e indipendenti mi apre il cuore.
    i miei gemelli hanno 4 mesi e si, non vedo l'ora che crescano!

  14. maledetto lato masochistico che ho letto sto post…grrr 😛 io pur avendo come terzo un Terribile, sto già in questa fase ad ogni tutina smessa, ogni cucchiaio di frutta…per non parlare del pannolino tolto dalla mia cucciola mezzana, un sollievo ma anche un magone…

  15. non lo so… a volte non vedi l’ora che crescano, poi rimpiangi alcune fasi. Ricordo che i primi mesi con la mia (ora) grande sono stati stremanti. Credevo di non avere più una mia vita. Ma quando ho riacquistato qualche ora di sonno, il tempo giusto per la doccia, la possibilità di scrivere mentre lei dormiva, ho iniziato ad assaporare tutto. Con il secondo sapevo che la fatica sarebbe stata una parentesi e l’ho vissuta molto meglio (inoltre faceva sei poppate, contro le dodici della sorella!) I figli crescono, con o senza fretta. L’importante è vivere con loro il presente e prepararli al futuro. Ogni età ha la sua tappa di autonomia (che varia da bambino a bambino, ma che deve variare di poco: non si può vedere un figlio di dieci anni imboccato!) Accudire non significa soffocare. Io sono per una crescita graduale, armoniosa, accompagnata, ma fatta di step. Per esempio l’estate: ogni anno fisso un obiettivo per ciascuno dei miei figli (togliere il pannolino, imparare ad andare in bicicletta, imparare a rifare il letto… dipende dall’età!) e aggiungiamo un tassello. Loro si sentono valorizzati e questo non toglie nulla al nostro rapporto, anzi.

  16. Ed eccomi qua, quella che ha fretta ed ha sempre avuto fretta, da quando il mio bellissimo bambino è nato, 7 anni fa. Solo adesso sento che l’uscita del tunnel si avvicina, perché di certo non ne sono fuori! Solo adesso ci sono davvero momenti di condivisione e piacere da vivere insieme a lui, che è un bambino ma ha anche una sua personalità con la quale fare i conti. Lui è interessante. Ora.
    Direte che il problema era mio, che non essendo un’appassionata di bambini e, invece, una grande appassionata della mia vita (che non aveva nulla di cui mi andasse lamentarmi!), forse ho vissuto non al meglio questa maternità. E specifico che non è stata certo una maternità accidentale, anzi, programmata, cercata, voluta. Ma essere madre richiede davvero sacrifici enormi, soprattutto quando, ripeto, non aspettavi un figlio per sentirti realizzata e felice! Io capisco le madri che continuano a ripetermi che mi mancheranno tutti i singoli istanti della sua infanzia, nel senso, che, se lo dicono in tante qualcosa di vero dovrà pur esserci! Ma allora perché, pur sentendomelo dire da 7 anni ormai, io continuo a pensare che le cose più belle stiano lì davanti, nel tempo che viviamo ora e in quello che verrà, nei suoi sorrisi di oggi più che in quelli di ieri. Lo vedo crescere e questo mi riempie di orgoglio e di gioia, oltre a farmi sperare di poter recuperare sempre più spazio per me e i miei sogni, che vanno oltre lui e oltre la famiglia.
    Non è in discussione l’amore, ma solo quell’idea romantica della maternità per cui una donna dovrebbe essere piena e felice quando un bimbo la chiama “mamma”. Io per anni non sopportavo più di sentirmi chiamare così…
    Avanti, datemi pure addosso!
    Ma io sono la mamma migliore che posso, del figlio unico che non avrà mai fratelli perché non mi sogno neppure di ricominciare la trafila…
    Sono una mamma che fa quel che può senza raccontarsi troppe balle e senza rompere le scatole a tutti con le storie del suo bambino perché ricordo bene di non aver mai amato quelle che non avevano altri argomenti.
    E’ bello che si provi nostalgia per l’infanzia dei figli, è bello dirlo, se è vero…
    Ma è proprio così vero?

  17. Non concordo, incazzati quanto vuoi, ma tutto quello che hai descritto mi fa orrore. Mia figlia ha 3 anni e se mi riguardo indietro, vedo solo buio, sta andando sempre meglio e più cresce, più si rende indipendente. La felicità completa per me, arriverà con la pubertà, quando potremo affrontare temi più interessanti per entrambe. Per ora è solo ansia per le malattie o per cadute, capricci quando le spieghi le cose e non capisce, filastrocche e tiritere, giocattoli da mettere in ordine…. Che palle!

    • È passato un po’ di tempo da quando ho scritto questo post. Le mie figlie ora hanno 15 anni. Affrontiamo temi più interessanti per tutte? Sì, ma se oggi ho questo privilegio (sì, privilegio, perché non è scontato avere un dialogo con i figli adolescenti) è perché non ho mai guardato con “orrore” le altre fasi della loro vita. Oggi più di ieri mi godo ogni singolo momento con loro, perché ogni giorno che passa sento che mi stanno sfuggendo sempre di più. Spero che tu possa riuscire a guardare con occhi diversi il prezioso dono che la vita ti ha dato. In bocca al lupo!

      • Ciao Laura,
        Mia figlia oggi ha quasi 5 anni e indovina un pó? Sono ancora nella fase di non veder l’ora che cresca ma il motivo è ben diverso che la semplice scocciatura dell’infanzia. La bambina è molto cagionevole. Solo questo mese ha avuto la febbre 4 volte e ha preso due antibiotici, più altri due nei due mesi precedenti. Che vita è questa? Quali sono i ricordi che mi porto dietro? 3 giorni di scuola e 10 a casa per le malattie? Ho farmaci in casa disseminati ovunque. Ho il terrore di perderla. Non si vive più e la speranza è che con l’ennesima terapia per rinforzare il sistema immunitario, vada meglio, perché sei mesi di Broncho vaxom non mi hanno aiutata per niente. Io ho bisogno di un supporto psicologico se non psichiatrico. Dunque, forse, quando le cose vanno bene, è come dici tu, i bambini piccoli vanno goduti. Nel caso di chi si trova invece nella mia situazione, ogni giorno in più è un giorno più vicino a un’età in cui siano, si spera, sufficientemente forti da ammalarsi più raramente. Mi hanno prospettato gli 8 anni, ma io agogno ai dieci, siamo quasi a metà strada

        • Le mie figlie, gemelle, erano entrambe cagionevoli di salute, sempre ammalate fino alla prima elementare. Posso dire di capire perfettamente le difficoltà, visto che finivo con una e iniziavo con l’altra. Il post voleva essere un spunto per riflettere sul fatto che quando i figli saranno cresciuti, mancheranno anche i momenti più difficili. Parola di mamma di 17enni ormai super indipendenti 😉

  18. Ma uno deve essere giudicato se non vede l’ora che il proprio figlio cresca un po’?
    Mamma mia che post giudicante è irrispettoso.

    • Non mi sembra di avere riportato casi specifici e di avere giudicato qualcuno. Ho scritto che a me personalmente fanno incazzare le mamme che non vedono l’ora che i figli crescano (e non intendevo solo un po’) e che si lamentano di continuo semplicemente perché sono bambini e si comportano come tali. Le mamme dalla lamentela facile e fine a se stessa e che non si rendono conto di quanto in realtà siano fortunate.
      Non mi riferivo di certo a chi si trova in situazioni davvero difficili o deve affrontare mille problemi seri ogni giorno.

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