bambini in auto - vai sul sicuro

Bambini in auto: vai sul sicuro

Lo scorso 15 ottobre si è svolto a Milano il 1° Convegno sulla sicurezza in auto dei bambini, evento organizzato da Cercaseggiolini.it, il primo portale italiano interamente dedicato ai seggiolini auto e alla sicurezza dei più piccoli.

Al convegno, che è stato anche trasmesso in diretta streaming, hanno partecipato diversi rappresentanti delle associazioni di settore e delle istituzioni: Marco Anelli, responsabile indagini statistiche di Altroconsumo, Renato Gazzola, portavoce del TCS (il touring club svizzero), Carlo Polidori, presidente di AIPSS (Associazione Italiana dei Professionisti per la Sicurezza Stradale), Paolo Taverna, direttore generale di Assogiocattoli, Silvia Bruzzone, ricercatore senior dell’ISTAT, Marco Giustini, epidemiologo Reparto Ambiente e Traumi dell’Istituto Superiore di Sanità e Massimo Pagani, Garante per i diritti dell’infanzia della Regione Lombardia.

È stata anche proiettata una video intervista con l’On. Paolo Gandolfi, componente della Commissione IX Commissione (Trasporti, Poste e Telecomunicazioni) della Camera dei Deputati.

Ben il 60% dei genitori non utilizza un sistema di ritenuta per i bambini in auto.

E’ un dato sconcertante perché significa che 6 genitori su 10 mettono quotidianamente a rischio la vita dei loro figli. Ed è ancora più sorprendente scoprire che questa mancanza sia dettata dalla disinformazione.

Dalla ricerca condotta da Altroconsuno sulle abitudini degli italiani è emerso che l’85% dei genitori acquista un seggiolino nuovo per il proprio figlio, comprendendo la necessità di avere un prodotto che possa svolgere la sua funzione correttamente. Il restante 15% utilizza seggiolini di seconda mano: attenzione però che non siano più vecchi di 10 anni.

Purtroppo però il 33% dei genitori non allaccia sempre i bambini, soprattutto se hanno un’età compresa tra i 4 e i 7 anni. Le motivazioni sono diverse: perché credono che il rischio sia basso (disinformazione), perché il bambino non vuole stare nel seggiolino e fa i capricci, perché vanno piano o perché il bambino viene tenuto in braccio da un altro adulto.

In realtà il rischio è altissimo perché il 40% degli incidenti stradali avviene in tragitti inferiori ai 4 km e, nonostante la velocità sia contenuta, molti bambini perdono la vita sulle strade urbane.

Il Touring Club Svizzero, che dal 1968 rilascia ogni anno il più autorevole test europeo dei seggiolini auto per bambini, ha ribadito l’importanza di posizionare il seggiolino auto sul sedile posteriore e in senso opposto a quello di marcia almeno fino ai 15 mesi, anche se l’ideale sarebbe attendere la formazione completa delle ossa del cranio, che avviene all’età di 4 anni.

Questo perché la testa di un bambino pesa un terzo del suo peso corporeo e il collo non è ancora in grado di sostenerla correttamente. Quindi in caso di incidente nel senso di marcia, l’impatto spingerebbe la testa in avanti con il rischio di causare lesioni gravi al collo.

Cosa fare per sensibilizzare i genitori a una maggiore sicurezza dei bambini in auto?

Si potrebbe iniziare evitando di utilizzare lo smartphone mentre si guida, perché rappresenta una delle maggiori distrazioni e una delle principali cause di incidente stradale.

Inoltre è fondamentale rispettare il Codice della Strada che sancisce l’obbligo di utilizzo di un sistema di ritenuta omologato, dalla nascita e fino al raggiungimento dei 150 cm di altezza (12 anni circa).

Secondo Assogiocattoli, per garantire un maggiore rispetto delle leggi, sarebbe utile aumentare i controlli e le sanzioni, ma anche proporre agevolazioni per l’acquisto dei seggiolini auto.

I bambini sono considerati utenti deboli della strada. Nel 2015 sulle strade sono morti 40 bambini di età inferiore ai 14 anni (fonte ISTAT). L’obiettivo delle istituzioni è far sì che nessun bambino debba più perdere la vita in incidenti stradali perché non viaggia in sicurezza.

Viaggiare in sicurezza dovrebbe essere una consuetudine per i bambini ma anche per gli adulti. Invece i dati che provengono dall’Istituto Superiore di Sanità sono allarmanti: 4 persone su 10 in Italia non utilizzano la cintura di sicurezza. Non mi stupirei se fossero le stesse che fanno viaggiare i bambini in auto senza sistemi di sicurezza!

Secondo le istituzioni occorrono azioni educative e correttive sulla sicurezza stradale e sull’utilizzo dei sistemi di ritenuta.

Una corretta informazione può passare anche dalle scuole (come avviene in Spagna e in Svizzera) e quindi dai bambini stessi, che hanno il diritto di conoscere i rischi che corrono e quali comportamenti dovrebbero adottare i genitori per farli viaggiare sicuri.

Cosa ne pensano le aziende produttrici di dispositivi di ritenuta?

Al convegno hanno partecipato anche i rappresentanti di 5 aziende produttrici, che hanno fornito alcune anticipazioni sulle novità che proporranno prossimamente sul mercato: Chicco (Artsana), Peg Pérego, HTS BeSafe, Bébé Confort (Dorel Italia) e Jané.

Riccardo Betti di Bebé Confort ribadisce l’importanza di installare i seggiolini auto nel senso opposto a quello di marcia e consiglia di utilizzarlo in questa posizione il più a lungo possibile.

L’azienda punta sulla facilità di installazione dei seggiolini auto e su una maggiore sicurezza, che verrà garantita dall’introduzione degli airbag negli spallacci del seggiolino.

L’airbag sarà in grado di ridurre del 50% l’impatto sulla testa del bambino che viaggia nel senso di marcia.

bambini in auto -airbag seggiolino

Andrea Agrati di Peg Perego ha sottolineato la necessità di insegnare a scuola l’educazione stradale ai bambini di età compresa tra i 5 e i 12 anni.

Se oggi si sensibilizzano i bambini sull’importanza dell’utilizzo del seggiolino auto, domani ci saranno più adulti che utilizzeranno le cinture di sicurezza.

Il 14% dei bambini sotto i 9 anni d’età non utilizza il seggiolino auto, soprattutto per scarsa istruzione.

I bambini devono capire che il seggiolino auto non è una cosa da piccoli ma un dispositivo che può salvare la vita.

Joan Forelland, Group Design e Marketing Manager di Jané, ha presentato Jané Educa, il programma finalizzato all’insegnamento dell’educazione stradale ai bambini nelle scuole, ma anche a mostrare, attraverso il demo di un crash test, gli effetti che può provocare l’impatto.

bambini in auto - jané educa

Chicco ha invece condotto un’indagine tra i consumatori per capire quali siano i fattori che mettono a rischio la sicurezza del bambino in auto: al primo posto c’è sempre il non utilizzo del seggiolino auto, seguito dall’uso scorretto del seggiolino e infine l’uso del seggiolino ma con delle eccezioni, ad esempio quando il bambino fa i capricci.

Lorenzo Anselmi, Marketing manager di Chicco, ha condiviso l’impegno dell’azienda a migliorare costantemente le modalità di installazione e di utilizzo dei seggiolini, affinché i genitori siano incoraggiati ad adottarli. L’ultima novità è l’introduzione di un QR-Code su tutti i modelli prodotti dall’azienda: con una semplice scansione con lo smartphone, si potrà accedere al manuale di installazione o al video dimostrativo.

Valeria Penuti, Country Manager Italia di HTS BeSafe, ha approfondito i principi del metodo scandinavo, ovvero trasportare i bambini in auto nel senso opposto a quello di marcia il più a lungo possibile, anche fino si 4 anni.

Il corpo di un bambino piccolo non è una miniatura di un adulto: non è in grado di proteggersi da solo e non ha ancora capacità cognitive e di reazione di fronte al pericolo.

La struttura scheletrica e muscolare di un neonato e di un bambino fino all’età di 3 anni è ancora poco sviluppata e rischia di subire danni e lesioni gravi in caso di incidente.

I seggiolini auto installati in senso opposto a quello di marcia sono quindi 5 volte più sicuri rispetto ai seggiolini installati in senso di marcia. Non è un caso se nei paesi del nord Europa la mortalità infantile per incidenti stradali è stata ridotta a zero!

seggiolino auto in senso opposto a quello di marcia

 

Si è discusso infine del fenomeno dei bambini dimenticati in auto dai genitori.

In realtà non è corretto parlare di dimenticanza, perché i bambini vengono lasciati inconsapevolmente in auto dai genitori, a causa del cosiddetto falso ricordo o di una vera e propria patologia definita amnesia dissociativa.

La memoria umana non è infallibile e potrebbe capitare a tutti di abbandonare il bambino in auto, anche al genitore più amorevole.

bambini dimenticati in auto

dati bambini abbandonati in auto

Non ci sono ancora linee guida istituzionali per contrastare il fenomeno dell’abbandono dei bambini in auto, ma intanto c’è chi si sta già muovendo: Remmy – Car Baby Alert ha ideato un allarme anti-abbandono da installare sui seggiolini.

Remmy monitora costantemente la presenza del bambino in auto, ti avvisa se il bambino si sposta dal seggiolino e si attiva immediatamente se spegni l’auto, ricorda che il bimbo è ancora nell’abitacolo.

C’è ancora molto lavoro da fare per migliorare la sicurezza dei bambini in auto, ma occorre il contributo di tutti, dalle istituzioni ai genitori, passando per i negozi della prima infanzia, dove i genitori si aspettano di trovare prodotti di qualità, utili e sicuri ma anche i consigli di personale esperto.

Il consorzio Beberoyal organizza corsi di formazione per i rivenditori associati, affinché possano assistere adeguatamente i genitori nella scelta del miglior seggiolino auto, beneficiando anche di sconti e incentivi per l’acquisto.

Le due normative attualmente in vigore, ovvero la R44/04 e la R129, che stabiliscono le regole e l’omologazione dei seggiolini auto per i bambini, stanno per subire importanti cambiamenti. Per il 2017 è previsto un aggiornamento della ECE R44/04, riguardante i booster destinati ai bambini più grandi e uscirà la seconda fase della normativa R129, che riguarderà i seggiolini auto per bambini dai 100 ai 150 cm.

Per ulteriori approfondimenti vi invito a visitare il sito Cercaseggiolini.it

…E ricordate: i bambini sempre nel seggiolino, anche se fanno i capricci!

bambini in auto - sicurezza stradale

(post realizzato in collaborazione con weKids)

 

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