la felicità nelle piccole cose

Ritrovare la felicità nelle piccole cose

Questi sono i giorni in cui si sfanculizza l’anno appena terminato. La sua colpa più grave è non averci regalato abbastanza felicità.

Quasi tutti lo facciamo. A meno che non sia accaduto qualcosa di significativo, siamo quasi sempre felici che l’anno si concluda e che ne inizi uno nuovo in cui riporre molte aspettative.

Il 2016 ha avuto l’aggravante di essere stato bisesto, quindi si è presentato già male e non è stato benvoluto fin dall’inizio.

Io che non sono abituata a giudicare dalle apparenze, ma preferisco vivermi le cose e valutarle solo a giochi conclusi, ho voluto dare al 2016 il beneficio del dubbio.

Massima comprensione e solidarietà per chi il 2016 lo vuole solo dimenticare, perché si è portato via persone e cose importanti o perché è stato un altro anno di fame, di guerra e di sangue.

Sarebbe bello se allo scoccare della mezzanotte le cose brutte svanissero ma per porre fine alla disumanità e alla crudeltà non bastano né un cin né uno scambio di auguri, anzi, purtroppo hanno portato altro sangue e terrore.

Se dovessimo però fare il bilancio dell’anno di molte persone che stanno condannando il 2016, scopriremmo che sono persone infelici per scelta.

Persone che non sanno riconoscere la felicità anche se si presenta loro di continuo e, quando bussa alla loro porta, preferiscono fare un giro di chiave in più come se fosse un esattore del canone RAI.

A volte è davvero difficile vedere la felicità che la vita ci offre, perché si nasconde nelle piccole cose, mentre noi ci aspetteremmo di trovarla in cose grandiose.

E se guardo il mio 2016, di piccole cose per cui essere felice ce ne sono state tante.

E’ stato un altro anno vissuto, e questo già dovrebbe bastare, ma sono accadute cose per cui vale la pena ricordarlo.

Le mie bambine hanno compiuto 10 anni di gemellitudine. Ho il privilegio da ben dieci anni di essere la loro mamma e vederle crescere sempre più unite e sempre più complici, anche se un po’ litigarelle.

Sono arrivate due coppe inaspettate. Le twins hanno conquistato prima il titolo di campionesse regionali di ritmica nel trofeo prime gare e uno strepitoso secondo posto alle finali nazionali di Pesaro. Non saranno ai livelli della Mamun, ma sono state ripagate per i due anni di fatica e sacrifici. La felicità nei loro occhi è anche la mia felicità.

Abbiamo toccato la vetta più alta d’Europa. Ho superato uno dei miei limiti, ho messo da parte le mie vertigini e siamo saliti sull’Aiguille du Midi del Monte Bianco. Un’emozione fortissima e un’esperienza da provare almeno una volta nella vita.

Le twins hanno fatto la Prima Comunione. E’ stato un bel giorno, per lo spirito e per il cuore.

Abbiamo partecipato a tanti eventi importanti. Alcuni li ho vissuti da sola, altri ho avuto la fortuna di condividerli con le mie figlie, che stanno crescendo e stanno diventando sempre più partecipi di questa mia avventura di blogging.

Abbiamo riso, scherzato, litigato e anche pianto ma siamo una famiglia sempre più unita, nonostante io continui a essere una quasi-moglie.

Ho condiviso per tutto l’anno la gemellitudine con più di 1600 mamme in rete che mi hanno regalato tante soddisfazioni. Mi dimostrano ogni giorno il loro sostegno in quello che faccio, ma soprattutto hanno saputo cogliere virtualmente alcune sfaccettature di me che sono ancora ignote a molti realmente. Grazie per essere sempre così presenti, per il rispetto che mostrate l’una verso l’altra e per l’impegno che mettete per mantenere nel gruppo un clima di serenità.

Ho avuto anche quest’anno la capacità di riconoscere chi non meritava la mia fiducia. E ho avuto il coraggio di farlo uscire dalla mia vita perché di negatività, invidia e falsità proprio non ne ho bisogno.

Ho rafforzato il rapporto con un’amica, nonostante la distanza. Le mie amiche storiche continuano a far parte della mia vita e c’è stata anche un’inaspettata new entry.

Sono diventata zia. L’amore per un figlio è qualcosa di grandioso, ma anche le emozioni che si provano stringendo tra le braccia una nipotina non scherzano. Sono felice per mio fratello, per la bella persona che ha scelto come compagna per la vita e per la famiglia che stanno costruendo insieme.

La famiglia si è allargata ancora con l’arrivo di Kiwi, un cucciolo di carboncino nano che ha stravolto le nostre vite. E’ più impegnativo di un neonato ma ci sta arricchendo molto.

Abbiamo espresso nuovi desideri. Abbiamo concluso l’anno vecchio sereni e carichi di nuove speranze per quello nuovo, consapevoli che siamo noi gli artefici di buona parte della nostra felicità. Ho tanti progetti per il 2017 e tanto lavoro da fare per raggiungere i miei obiettivi.

Sono tutte cose normali, forse, ma la mia felicità sta proprio nella normalità, nelle mie certezze che continuano a farmi sentire viva e fiera di quella che sono e che faccio.

La felicità sta davvero nelle piccole cose, bisogna solo aprirle la porta e saperla accogliere come un’amica.

Vi auguro un 2017 pieno di felicità!

 

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2 Comments

    • So che gli auguri arrivano da una persona che sa riconoscere il valore delle piccole cose. Grazie di cuore e altrettanto a voi.

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