ragazzi che studiano alla scuola superiore

Qualche consiglio da mamma per aiutare i figli a fare questa importante scelta.

“Non vedo l’ora di ritornare a scuola”.

Queste sono le parole uscite incredibilmente dalla bocca di mia figlia durante lo stop per il referendum. E il sorriso di approvazione di sua sorella mi ha lasciato intendere che avesse lo stesso desiderio 😉

Come sapete, le twins hanno iniziato da poco la nuova avventura al liceo coreutico. È ancora troppo presto per esultare ma il loro entusiasmo è un segnale positivo che ci rende più sereni. Non va dato per scontato, quindi da mamma mi godo tutta l’euforia che traspare ora dai loro occhi e che è il primo frutto di una scelta fatta con consapevolezza.

A prescindere da cosa accadrà in futuro, voglio condividere con voi come abbiamo maturato, insieme, questa decisione.

Ricordiamoci che quando arriva il momento di scegliere la scuola superiore, i ragazzi hanno mediamente 13 anni. Sono in una fase della vita un po’ turbolenta, in cui è difficile decidere quali scarpe indossare la mattina, figuriamoci pensare al loro futuro!

Stanno entrando nell’adolescenza e iniziando la conoscenza di loro stessi. Sono in preda alle emozioni, hanno spesso l’umore altalenante, e fare una scelta consapevole e ponderata non è facile, non per tutti. È importante quindi che noi genitori stiamo al loro fianco per sostenerli, evitando di complicare la situazione.

Come aiutare i ragazzi a scegliere la scuola superiore?

Siamo sinceri, tutti noi vorremmo vedere i nostri figli professionalmente realizzati. E state pur tranquilli che se lo augurano anche loro stessi, anche se ancora non sanno che panni vogliono vestire.

Dobbiamo quindi assumere un atteggiamento imparziale, che non tenga conto dei nostri desideri ma di ciò che sia realmente meglio per loro.

A qualcuno potrà sembrare scontato, invece è molto difficile non condizionarli nella scelta definitiva. Lo stavamo facendo anche noi, quando per mesi abbiamo spinto per il liceo artistico, solo perché in prima media le nostre figlie avevano manifestato questo interesse e a noi piaceva l’idea.

Poi abbiamo aperto gli occhi e abbiamo accettato che avessero anche altri interessi e le abbiamo aiutate a scegliere. Come? Vi lascio qualche consiglio da mamma:

Fate orientamento insieme.

A novembre tutti gli istituti scolastici organizzano Open Day per gli studenti di terza media e i loro genitori. Abbiamo partecipato tutti insieme, famiglia al completo, agli incontri fissati dalle principali scuole che interessavano alle twins, ma anche a uno sportello di orientamento organizzato dalla provincia.

In queste occasioni abbiamo avuto la possibilità di conoscere diverse proposte formative e di confrontarle tra loro. Le ragazze hanno avuto risposta a molti dei loro dubbi e noi genitori abbiamo potuto rivalutare indirizzi che prima non ci convincevano.

Ascoltate le loro opinioni.

Abbiate rispetto per il feedback che vi daranno i vostri figli sulle scuole che vedranno. Non ignoratelo. Soprattutto non obbligateli a scegliere una scuola che non è nelle loro corde. Non sarebbe più una scelta ma un’imposizione.

Dopo ogni open day, abbiamo ascoltato le opinioni delle ragazze. Abbiamo accorciato la lista degli indirizzi che hanno ritenuto più interessanti e le abbiamo aiutate a riflettere sui punti di forza e di debolezza di ogni scuola. Senza influenzarle.

Evitate di trasmettere ansie.

La maggior parte dei ragazzi ha timore di non fare la giusta scelta. Se i vostri figli sono confusi, non trasmettete loro ulteriori preoccupazioni. Non fate pressione ma lasciate loro il tempo per riflettere. Soprattutto, fate capire loro che, se dopo i primi mesi o dopo un anno volessero cambiare scuola, il loro futuro non sarà compromesso.

Qualcuno di voi potrà non essere d’accordo ma ricordate che non è facile fare una scelta così importante a 13 anni. Inoltre obbligare i ragazzi a fare un percorso di cui non sono soddisfatti sarebbe solo controproducente.

ragazza appoggiata alla scrivania nascosta da una pila di libri

Confrontatevi con gli insegnanti.

Dopo tre anni insieme, gli insegnanti conoscono i vostri figli, il loro potenziale e le loro attitudini, pertanto il confronto con loro vi darebbe il pezzo mancante del puzzle: un’opinione imparziale e oggettiva.

Questo non significa che se i professori consigliano un certo tipo di percorso , ci si debba assolutamente attenere a quello. Però avrete un’idea più chiara delle attitudini, del potenziale e della propensione allo studio dei ragazzi.

Sostenete i loro interessi e le loro attitudini o passioni.

Scegli il lavoro che ami e non lavorerai un solo giorno della tua vita.

(Confucio)

Tutti noi vorremmo fare nella vita ciò che amiamo di più. Perché quindi dovremmo privare i nostri figli di questa possibilità? Cercate di capire insieme quali sono le loro attitudini, i loro interessi e cosa li appassiona: sono queste le basi su cui iniziare a costruire il futuro.

Se seguiranno il loro cuore, si impegneranno di più e potranno ottenere grandi risultati, qualunque sia il campo in cui decideranno di cimentarsi.

Quando abbiamo condiviso con amici e parenti la scelta delle twins, qualcuno ha espresso perplessità sugli sbocchi futuri.

Intraprendere un percorso liceale presuppone la consapevolezza di dover continuare gli studi anche dopo il diploma, perché nessun liceo offre una preparazione professionale ma tutti, liceo coreutico compreso, danno accesso a qualunque facoltà universitaria. Il liceo coreutico offre in più la possibilità di diventare ballerino professionista o coreografo.

messe punte da ballerina

Impossibile fare previsioni da qui a cinque anni. La cosa più importante è che dopo il diploma abbiano più strade aperte e un piano B 😉 Ora vorrei che studiassero per il piacere di farlo, per loro stesse e nessun altro.

Nessuno, neanche noi, possiamo dire ai nostri figli di rinunciare ai loro sogni. Sono convinta che avranno più possibilità di realizzarsi nella vita e nel lavoro, facendo ciò che amano.

I figli non sono una nostra proprietà ed è giusto assecondare le loro scelte, purché consapevoli e attuabili, e aiutarli a realizzare i loro sogni.

Siete d’accordo?

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