regole per crescere i gemelli

Esistono regole per crescere i gemelli?

Ultimamente mi è capitato spesso di leggere in rete discussioni sulle regole per crescere i gemelli. Non mi riferisco alle regole da impartire ai figli in perfetto stile signorina Rottermeier ma a quelle che vorremmo vedere elencate su un manuale di sopravvivenza per i genitori di gemelli.

Ma esiste un manuale con le regole per crescere i gemelli e che possano essere valide e applicate a ogni famiglia?

Esistono alcuni studi, che sono stati condotti su campioni di gemelli statisticamente significativi.
Esistono molti libri scritti da pedagogisti e psicologi che hanno seguito lo sviluppo di molti gemelli.
Esistono le esperienze degli altri genitori di gemelli, che si possono facilmente reperire in rete.
Esiste anche il passaparola “i gemelli di mio cugino… i gemelli della mia vicina di casa…” 

Il passaparola lasciatelo perdere perché molto probabilmente l’unica cosa che passa è una realtà distorta, mentre le altre fonti possono risultare utili e, se sfruttate con buon senso, possono offrire molti spunti.

Il rapporto tra gemelli

Purtroppo si commette spesso l’errore di generalizzare, ignorando che i gemelli non sono tutti uguali. La loro gemellitudine è influenzata da tanti fattori tra cui sicuramente l’ambiente in cui crescono e il carattere di ognuno di loro.

Potrà esserci il gemello più forte, che tende a dominare, prendere decisioni anche per l’altro e arrivare quasi a metterlo in ombra. Ci sono gemelli complementari, altri molto affiatati e che non riescono a stare separati, altri ancora che sono molto equilibrati e indipendenti pur condividendo un legame speciale. Ho dimenticato qualcosa?

Durante le fasi della crescita potrà anche capitare che si invertano i ruoli più volte e questo ostacola noi genitori nel comprendere a fondo le dinamiche del loro rapporto e quindi nel fare le scelte giuste per loro. Quello che abbiamo sempre cercato di fare, fin da quando le nostre gemelle erano piccole, è stato osservare l’interazione con gli altri sia quando erano insieme che quando si trovavano da sole: cambiava sensibilmente e le differenze ci sono state utili per prendere le decisioni che abbiamo ritenuto più opportune di volta in volta.

Ho sempre fatto tesoro delle storie di successo o di insuccesso degli altri, perché mi sono state utili a riflettere, ma non le ho mai prese come modello da seguire, o non seguire, alla lettera.

dall'altra parte del monitor

Regole non regole per crescere i gemelli.

Quali sono i temi più discussi e su cui i genitori di gemelli si trovano spesso in disaccordo?

L’allattamento.

Sono sempre stata una sostenitrice dell’allattamento al seno e lo sarò sempre perché il latte materno è senza dubbio il miglior nutrimento che possa ricevere un neonato. Allattare i gemelli si può, ce lo ha raccontato mamma Stefania, che ha allattato le sue bambine superando ogni ostacolo, e anche mamma Patrizia, che ha allattato i suoi tre gemelli per un anno. Le loro esperienze positive possono essere da stimolo a provare a fare altrettanto ma non devono essere causa di frustrazione per chi non riesce a ottenere gli stessi risultati.

Non c’è una regola che dica che i gemelli possano essere allattati solo artificialmente, ma non ce n’è neppure una che dica che chi non allatta al seno sia una mamma di B. Le twins mamme che ce l’hanno fatta, hanno tutta la mia stima ma ce l’hanno anche quelle che non ci sono riuscite per mancanza di informazioni e di sostegno. Quelle che hanno dovuto bloccare la produzione del latte per problemi di salute ma anche quelle che non se la sono sentita e hanno deciso di non farlo, perché avranno comunque avuto le loro buone ragioni.

La nanna.

Spesso ci si domanda se sia giusto far dormire i gemelli nello stesso lettino durante i primi mesi o nella stessa camera quando saranno più grandicelli. Credo che prima di tutto si debba fare i conti con lo spazio e che poi si possa valutare osservando il sonno dei gemelli.

Molti gemelli appena nati tendono ad avvicinarsi pian piano l’uno all’altro: il contatto li rassicura e favorisce un riposo più sereno. Altri bambini invece preferiscono avere i loro spazi e non gradiscono la vicinanza del gemello, soprattutto se si muove molto e disturba il sonno.

Con i gemelli più grandi è più facile: se c’è spazio lascerei decidere a loro. In caso contrario non ne farei un dramma: non credo che l’indipendenza sia minacciata dalla condivisione di una camera…o di un lettino.

L’abbigliamento.

Vestire i gemelli uguali o diversi? Vestirli identici può sembrare un vezzo dei genitori ma a volte è una scelta dettata dall’istinto di sopravvivenza. Vi lascio immaginare le liti furiose per indossare l’unica maglietta rossa presente nell’armadio, alle 8 del mattino, quando sta per suonare la campanella a scuola e voi rischiate di timbrare in ritardo.

Se i bambini non manifestano disagi o comportamenti anomali, non credo ci siano controindicazioni. Mi capita spesso di vedere due gemelle anziane vestite uguali: mi sembra che siano arrivate tranquillamente a 80 anni e che si divertano parecchio quando la gente per strada le guarda. 😉

La scuola.

L’argomento scuola l’ho affrontato tanto volte sul blog e sui social, recentemente quando abbiamo dovuto scegliere la scuola media. L’essenza del mio pensiero è sempre la stessa: non si può generalizzare. Ci sono gemelli che fanno tutto il percorso scolastico insieme, raggiungendo con serenità eccellenti risultati, altri che hanno bisogno di prendere strade parallele, perché vivono male il confronto o perché lo stare sempre insieme ostacola l’autonomia di uno o di entrambi.

Credo che il compito dei genitori sia quello di valutare a ogni nuova tappa della vita della figli quale sia la scelta migliore per loro senza avere timore di cambiare rotta a metà strada. Noi lo abbiamo già fatto una volta e i risultati ci hanno dato ragione. Lo stiamo facendo ancora e speriamo di non dovercene pentire.

 

In ogni caso credo che non esistano regole per crescere i gemelli a cui tutti debbano attenersi rigidamente. Penso sia giusto trovare un equilibrio tra ciò che ci detta la mente e ciò che ci suggerisce il cuore. Proviamo a prendere la vita con un po’ più di leggerezza, senza farci troppo condizionare dal giudizio degli altri e preoccupiamoci piuttosto di dare ai nostri figli l’amore di cui hanno bisogno, senza sensi di colpa ricordandoci che sbagliare è umano.

 

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