il potere di un sì in adolescenzaIn adolescenza un Sì ha il potere di costruire un rapporto di fiducia tra genitori e figli.

13 anni… che bell’età! Bella se hai 13 anni ma… se sei genitore di uno o più tredicenni, potresti non essere di questa idea 😉

A 13 anni inizia l’adolescenza, che è sicuramente la fase più complicata della vita.  Ho fatto due chiacchiere con la mia amica Cristina Minotti , psicologa dello Sviluppo e dell’Educazione, che ha definito l’adolescenza

“un periodo delicato sia per i ragazzi che per le loro famiglie in quanto è caratterizzato da vari cambiamenti. II mutamento più grande è rappresentato dal passaggio dal mondo dell’infanzia all’età adulta. In questi anni i ragazzi si preparano ad affrontare un mondo fatto di responsabilità e percorrono una serie di tappe evolutive che possono causare una costante instabilità. L’adolescenza non è, quindi, solo una fase caratterizzata da cambiamenti fisici, ma anche da avvenimenti psicologici significativi. Gli adolescenti iniziano a definire la loro identità personale e i loro valori, che spesso sono proprio la causa dei conflitti con i genitori e col mondo degli adulti in generale”.

Ma come viviamo noi genitori l’adolescenza dei nostri figli?

Ognuno di noi vive l’adolescenza dei figli in modo diverso e credo che a fare la differenza durante il percorso sia proprio l’atteggiamento che decidiamo di assumere.

Forse perché ricordo ancora bene i primi capelli bianchi che feci venire a mia madre, o forse per i racconti recenti di amici e conoscenti con figli più grandi, l’idea dell’adolescenza mi terrorizzava. 

Poi quando mi ci sono ritrovata dentro fino al collo, ho deciso di mettermi in discussione come genitore e di lavorare prima su me stessa. L’insieme dei comportamenti delle mie figlie è frutto dei miei insegnamenti, nel bene e nel male, e le mie decisioni producono differenti reazioni.

Da mamma ho capito che gli adolescenti hanno un forte desiderio di scoprire il nuovo mondo in cui stanno entrando ma, allo stesso tempo tempo, hanno bisogno di avere dei confini. Questi confini sono rappresentati dalle regole che ho deciso di definire insieme alle mie figlie, per poter instaurare un dialogo e costruire un rapporto di fiducia.

Non è sempre facile ma provo a cercare il giusto equilibrio tra l’essere mamma e l’essere amica. Le richiamo all’ordine quando è necessario, sono presente quando hanno voglia di confidarsi, cerco di capire i loro bisogni e non dico sempre NO.

Fin da quando le twins erano molto piccole, il potere di un si è sempre rivelato immenso.

Ho capito che i potevano essere basi solide su cui costruire un rapporto di fiducia e ho imparato ad alternarli ai No, seguendo una logica che per me si è rivelata vincente.

Sono contraria ai modelli educativi basati solo sui No, perché possono essere causa di fratture irreparabili nel rapporto genitori-figli. Soprattutto in adolescenza, i continui No accrescono il desiderio di trasgredire le regole. 

Quando le mie figlie mi fanno una richiesta, preferisco non rispondere in modo impulsivo ma mi prendo del tempo per valutare tutti i pro e i contro. È sicuramente necessario fare uno sforzo mentale in più ma vi assicuro che i risultati (finora) sono stati positivi.

Ho imparato a trasformare molti No in Sì ma… e proprio in quei ma si nascondono le fondamenta della fiducia.

I ma sono le regole di cui loro hanno bisogno e che fanno stare tranquilli noi genitori. Ma anche le condizioni per ottenere il Sì, quelle da discutere a tavolino e che richiedono quindi un dialogo genitori-figlie.

“Sì ma… prima finisci tutti i compiti”
“Sì ma… non fare tardi”
“Sì ma… puoi spendere al massimo…”

Spesso sarebbe più semplice dire No, soprattutto nelle situazioni che sfuggono al mio controllo. Ma ho capito che per costruire un rapporto di fiducia con le mie figlie, devo essere io la prima a dare fiducia. Credo che debba essere uno scambio alla pari, un po’ come quando erano piccole e davo loro una caramella per la gioia di ricevere in cambio un loro abbraccio.

Era un piccolo gesto che, compiuto al momento giusto e con consapevolezza, regalava a tutti un attimo di felicità. Un gesto che generava positività, che trasformava la tristezza in un sorriso e che le stimolava a fare qualcosa di buono spontaneamente.

Ogni volta che dico Sì, responsabilizzo sempre di più le mie figlie. Con i ma e costruiamo insieme dei confini, che passo dopo passo potranno essere allargati. Dando loro fiducia, anche loro si fidano di me e mi rendono spontaneamente partecipe della loro vita. 

Ovviamente non posso dire a tutto, perché anche i No aiutano a crescere e sono necessari. 

Ho un sacchetto di , che è sempre aperto. Valutiamo insieme quando e come tirarne fuori uno. A volte accade che decidiamo di conservarne qualcuno per un’occasione più importante.

quando e come dire sì in adolescenza

Fruittella, da sempre attenta ai bisogni sia dei bambini che delle mamme, ha sviluppato la campagna Il Potere di un sìbasata sull’idea che il NO non sia l’unico strumento educativo da adottare e che i Sì, detti con consapevolezza, possano creare un legame positivo genitori-figli.

Fruittella offre ai genitori un’occasione per dire sì e creare un momento positivo con i bambini. Lo fa attraverso una linea di caramelle con succo di frutta, senza coloranti artificiali, con solo aromi naturali e senza glutine. Le caramelle Bruko Frizz, Koalas e Hippo Frizz hanno forme simpatiche e divertenti e sono senza gelatina animale. Per queste caratteristiche le caramelle Fruittella senza gelatina animale hanno superato il test di prodotto condotto su 120 mamme ottenendo il Bollino “consigliato dalle mamme di FattoreMamma”. 

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(Articolo in collaborazione con Fruittella)

 

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