Maria, mamma di Rebecca e Beatrice, racconta la sua gemellitudine.
Forse è stato il destino o forse la leggere d’attrazione. O semplicemente un meno poetico fattore ereditario. In ogni caso rimango sempre affascinata dalle famiglie che vivono la gemellitudine in modo esponenziale.
Maria, infatti, non è solo mamma ma anche zia di gemelle e, come ora vi racconterà, ha avuto la possibilità di prepararsi con parecchio anticipo all’arrivo delle sue splendide bimbe…
Rebecca e Beatrice sono omozigote o eterozigote?
Per quanto si somiglino moltissimo sono eterozigote, ma in realtà non erano esattamente due sacche, più una sacca bifamiliare… perché avevano una “parete” in comune!
“Sono due”: come avete reagito?
Onestamente me l’aspettavo. Avendo in famiglia dei gemelli sapevo che la possibilità non era remota quindi alla prima ecografia è stato mio marito a chiedere se ce ne fosse uno solo!!
Com’è stata la gravidanza?
Col senno di poi perfetta. Non ho avuto grandi problemi fisici, ma tutta la felicità della gravidanza è stata offuscata da presunti problemi alle bimbe che puntualmente saltavano fuori ad ogni ecografia. Il giorno dell’ecografia avevo talmente tanta ansia che mi sentivo male. Ho passato quasi nove mesi tra un ospedale ed un altro a fare esami per capire se i timori di una dottoressa che mi seguiva nel dipartimento gemelli fossero fondati o meno. Fino a quando le bimbe non sono nate, siamo stati tutti in ansia.
Ci racconti il giorno del parto?
La posizione delle bimbe non permetteva un parto naturale quindi avevo un cesareo programmato. La sera prima del parto ero nel letto dell’ospedale e ho sentito (quella che poi sarebbe stata) Rebby tirarmi un calcio fortissimo. Aveva rotto le acque, quindi mi hanno dovuto fare un cesareo d’urgenza! Fortunatamente ero già ricoverata perché è stato un parto abbastanza impegnativo e sono davvero stata molto fortunata.
Allattamento naturale o artificiale?
Misto. Le bambine sono nate ovviamente un po’ premature. Alcuni piccoli problemi fisici hanno reso necessario i pasti ad orari fissi e con quantità prestabilite, quindi non ho mai potuto allattare a richiesta. Ho allattato molto le bimbe ma soprattutto ho passato centinaia di ore attaccata al tiralatte. Una volta conosciuta la “semplicità” del biberon le bimbe non hanno mai amato molto il seno. Sono contenta comunque così. Per me era fondamentale fargli avere il mio latte, il come contava meno.
Anche tua sorella ha due gemelle, più grandi, e so che l’hai aiutata molto: quest’esperienza ti è poi tornata utile nella gestione delle tue bimbe?
Tantissimo. Quando sono nate le mie nipoti io ero già abbastanza grande e di fatto mi sono ritrovata a fare quasi da mamma sostituta dal momento che mia sorella è dovuta rientrare al lavoro molto presto. In realtà mi sembra di aver cresciuto (e di crescere) 4 figlie anziché due!
Qual è stata la fase più difficile?
I terribili due. Senza ombra di dubbio. L’inizio è difficile perché ti devi riprendere dal parto ed abituare ai nuovi ritmi ma per quanto mi riguarda niente è minimamente paragonabile alla fase dei terribili due. In realtà non è ancora del tutto passata ma va decisamente meglio. Proprio l’altro giorno le bambine hanno avuto una giornata davvero no e alla sera, parlando con mio marito, mi sono resa conto che solo un anno fa, ma anche solo sei mesi fa, tutte le mie giornate erano così… Mi sono chiesta come abbia fatto ad arrivare sana di mente fino ad oggi… o forse sono talmente tanto fuori che ormai non me ne rendo più conto. (Si scherza eh! )
Gemelli a scuola: nella stessa classe o in classi diverse?
Nella stessa classe. Almeno all’inizio. In questa cosa l’esperienza delle mie nipoti insegna tantissimo e sono fermamente decisa a tenerle nella stessa classe, a meno che non siano loro stesse a dirmi di voler stare in classi separate.
Qual è la domanda più assurda che ti hanno fatto sulle gemelle?
“Sono gemelle?” sì “e sono tutte e due tue??
“Cos’è per te la Gemellitudine?
Sapere che come madre, nonostante il tuo ruolo di semi-Dio per loro, in realtà arriverai sempre soltanto fino ad un certo punto, perché oltre regna il grande ancestrale mistero del loro essere corpi divisi di mente unica.
Maria condivide la sua esperienza di mamma (e zia) di gemelle sul suo blog imperfettamentemamma.com, su Instagram @imperfettamente.mamma e nei suoi podcast.